Quale dovrebbe essere la normale glicemia a digiuno per una persona sana?
La risposta più frequente, fornita anche da  medici, è che deve essere al massimo 100 o, secondo alcuni laboratori, addirittura 110. A questo punto la maggioranza si sente tranquilla perché sono moltissimi ad avere valori che vanno dai 90 ai 110, ma le cose stanno realmente così?
In tanti ad esempio  sono rimasti sorpresi leggendo per la prima volta nel libro “La dieta del Dott.Mozzi” , che la glicemia a digiuno al mattino deve essere tra 60 e 90. E quindi alcuni hanno sollevato dubbi su questa dichiarazione, considerandola troppo restrittiva e sostenendo, appunto, che non era in linea con i laboratori di analisi.
E’ bene dire che il Dott. Mozzi non è l’unico che sostiene questa indicazione. Ad esempio,  nel 2007, quando il range della glicemia è stato modificato , il noto sito gestito dal Dott. Attilio Speciani, portava all’attenzione dei lettori questo pericolo, con un articolo dal titolo” Glicemia a 93: è alta anche se il rischio diabete non viene segnalato”.
A questo punto la domanda spontanea è, quale dovrebbe essere la glicemia corretta secondo le ricerche più attendibili? Su cosa si basano alcuni medici per sostenere altri parametri? Come ben sapete, chi mi legge da tempo sa, baso i miei articoli su pubblicazioni  e istituti di ricerca importanti a livello interazionale, quindi, anche in questo caso l’ho fatto. Esamineremo due studi molto interessanti.
Uno è quello del centro per la ricerca sanitaria, Kaiser Permanente Northwest Portland negli Stati Uniti. Lo studio si è basato su 46.578 persone sane che avevano, a digiuno, il glucosio nel plasma inferiore a 100 mg / dL, tra il 1 ° gennaio 1997 e il 31 dicembre 2000, seguite fino al 30 aprile 2007 e che non avevano in precedenza diabete o glucosio a digiuno alterato. Dopo aver assegnato i soggetti a 1 delle 4 categorie che erano: glicemia sotto gli 85, glicemia tra 85-89, glicemia tra 90-94 e glicemia 95-99 mg / dL, sono stati seguiti fino a quando non hanno sviluppato il diabete, o sono morti o hanno lasciato il piano sanitario.
Il risultato è che ogni milligrammo per decilitro di glucosio plasmatico a digiuno, aumentava il rischio di diabete del 6%, dopo il controllo di altri fattori di rischio. I soggetti nel gruppo da 90 a 94 mg / dL addirittura avevano il 49% di probabilità in più di progredire verso il diabete. Le conclusioni di questo studio dicono espressamente che “la forte associazione tra il livello di normale glucosio plasmatico a digiuno e l’incidenza del diabete dopo il controllo di altri fattori di rischio, suggerisce che il rischio di diabete aumenta all’aumentare dei livelli di glucosio plasmatico a digiuno, anche all’interno della gamma normale attualmente accettata”.
Il secondo studio utile è stato fatto da ricercatori Israeliani su più di 13000 persone di età compresa tra i 25 e i 45 anni, seguite per circa 12 anni. Lo studio rivela che chi aveva la glicemia di base più alta di 87 aveva un rischio di sviluppare diabete nel corso di 12 anni, molto più elevato che in chi avesse la glicemia a 81. Le persone con glicemia compresa tra 91 e 99 avevano un rischio diabetico 8,3 volte superiore a chi avesse una glicemia bassa.
Cosa significa tutto questo? Significa non ha nessun senso pensare e sostenere che finchè non si è diabetici certe restrizioni alimentari non servano, dato che, come abbiamo visto, tutte quelle inserite negli studi erano persone sane, ma le probabilità di sviluppare un diabete, pur rimanendo nei parametri considerati ufficiali, aumentavano notevolmente. Attenzione ad un aspetto importante: teniamo presente che sono stati seguiti alcuni solo 7 anni, altri 10 e 12 anni, ma non sappiamo successivamente quanti altri hanno sviluppato il diabete se gli studi fossero proseguiti oltre.
Quindi ben vengano i medici come il Dott.Mozzi che mettono in guardia la popolazione sana scrivendo a chiare lettere :“sono i cereali, i farinacei e le patate che alzano la glicemia maggiormente soprattutto se utilizzati a cena”. L’invito che vi facciamo e di non accontentarvi, anche se al momento siete sani, di una glicemia a 95 o addirittura più alta, gli studi ci rendono anche consapevoli che stare anche un po’ sotto i 90 di glicemia non guasta di sicuro e ci può proteggere da altre problematiche. Cercate medici illuminati e al passo con questi studi importanti che vi guidino verso un’alimentazione consapevole.
Riferimenti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/18501234/?i=2&from=/16207847/related
https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa050080?fbclid=IwAR35PJu4m2F5QrwdaOySy-YI3rquCvKYSYJuNo57v1SE6SHFUkpMbw6R0oU
https://www.eurosalus.com/diabete/glicemia-a-93-e-alta-anche-se-il-rischio-diabete
“La Dieta del Dott.Mozzi”

 

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